A cura di: G. Cresci Marrone, M. Tirelli
Anno edizione: 2012
Collana: Studi e ricerche sulla Gallia Cisalpina, 25
Isbn: 978-88-7140-466-0
Materie: Archeologia
Formato: 21,5x28
Pagine: 204
Sono ormai più di dieci anni che un gruppo di ricercatori appartenenti a differenti istituzioni venete ha posto al centro del proprio interesse scientifico l’antica Altino, adottando la città progenitrice di Venezia con l’intento di ricostruirne le fasi della vita, dagli esordi dell’insediamento che ora sappiamo datarsi almeno al X secolo a.C. fino all’abbandono verificatosi a seguito delle incursioni longobarde che interessarono i territori della Cisalpina orientale nel VII secolo. Più di mille anni di storia che, nell’ambito di un articolato progetto di studio, valorizzazione e tutela, si è deciso di indagare secondo una prospettiva diacronica e in un’ottica comparativa, privilegiando macro tematiche di grande interesse: in prima istanza le fasi del passaggio dalla cultura veneta a quella romana, secondariamente gli aspetti relativi alla dimensione del sacro, poi le attività legate alla sfera economica, quindi le risultanze emergenti dall’organizzazione delle vaste aree sepolcrali. In seguito, è stata l’urgenza dell’attualità archeologica che ha dettato l’agenda degli appuntamenti congressuali: dapprima gli eccezionali esiti dello scavo in località Fornace, dopo indagini archeologiche durate un decennio, hanno meritato un approfondimento mirato allo studio delle strutture del santuario ivi ubicato, oggi le sorprendenti immagini del telerilevamento impongono una riflessione collettiva degli studiosi sulla forma urbis, cioè sull’organizzazione urbanistica di Altino e sull’assetto del suo agro circostante. La proposta di lettura dei principali lineamenti urbanistici del municipio altinate che intendiamo illustrare nell’ambito di questo volume è supportata da un sostanzioso corredo cartografico la cui elaborazione ha seguito passo dopo passo la decodificazione della realtà antica. L’obbiettivo finale mirava evidentemente alla redazione di una carta archeologica complessiva in cui inserire i dati di nuova acquisizione, la quale si ponesse come base comune di lavoro per tutti i soggetti implicati nella ricerca. Elena De Poli e Angela Paveggio hanno costituito l’ossatura portante dell’équipe di lavoro da noi coordinata: a loro si deve infatti l’elaborazione della nuova planimetria archeologica di Altino che presentiamo in quest’occasione (CAA 2009), la quale si affianca all’immagine aerea ed alla relativa restituzione eseguita dai colleghi geografi.
Sommario:
Premessa. Giovannella Cresci Marrone, Margherita Tirelli, Coralità di voci per lo studio di una città antica. Paolo Mozzi, Alessandro Fontana, Andrea Ninfo, Francesco Ferrarese, La struttura urbana di Altino: telerilevamento e contesto geomorfologico. Giovanna Gambacurta, “Et in quem primum egressi sunt locum Troia vocatur” (Liv. I, 3). Note sulla topografia di Altino preromana. Margherita Tirelli, L’immagine della città dalla ricerca tra terra e cielo. Silvia Cipriano, La suddivisione agraria nel territorio altinate: i primi dati archeologici. Luigi Sperti, La decorazione architettonica dall’area urbana. Giovannella Cresci Marrone, La città e le parole: il contributo delle fonti letterarie e delle iscrizioni. Giovanni Caniato, Note sull’idrografia e l’antropizzazione del territorio altinate fra tardo Medioevo ed età moderna. Angela Paveggio, Work in progress: dall’archivio storico verso la carta archeologica informatizzata di Altino. Giuliana Cavalieri Manasse, Spunti di riflessione sull’urbanistica e l’architettura di Altino. Tavole.