Vetera

Ricerche di storia epigrafia e antichità. Collana fondata da Silvio Panciera. Il passato è irripetibile e non è, né deve essere considerato, un modello per il presente o per il futuro, ai quali compete, al contrario, di trovare un proprio cammino e di elaborare propri modelli. Così, quel che ci si attende da uno storico è che, del periodo di cui si occupa, contribuisca ad individuare, in primo luogo, quanto lo rende diverso dal precedente e dal successivo, aiutando a capirne la specificità.Ma questo non significa ignorare gli elementi di continuità. Se è irripetibile, è anche vero che difficilmente il passato può mai considerarsi un fatto concluso senza residui. Come titolo di collana, Vetera ci è sembrato che si prestasse bene ad esprimere sinteticamente questi concetti. Nelle Differentiae verborum, attribuite a Marco Cornelio Frontone, si legge questa distinzione tra antiquus e vetus: Anticum est quod excessit patrum memoriam, vetus annorum multorum sentit utilitatem (Gramm. Lat. VII, 520 Keil). Vetera dunque come diversità, ma anche come trasformazione; idee, avvenimenti e cose lontane nel tempo, ma arricchentisi con esso e non del tutto separate da quel che noi siamo. È tenendo presenti questi punti di riferimento che la collana cerca di dare qualche suo contributo, percorrendo vie di volta in volta diverse, a una migliore comprensione del mondo greco e romano.
Dal 2017 la collana è diretta da Gian Luca Gregori.

Collana fondata da Silvio Panciera

Direttore della collana: Gian Luca Gregori

Comitato scientifico:
Giuseppe Camodeca, Werner Eck, Andrea Giardina, John Scheid, Heikki Solin