Autore: Gloria Olcese
Anno edizione: 2017
Collana: Immensa Aequora
Isbn: 978-88-7140-714-2
Materie: Archeologia
Formato: 21x29,7
Pagine: 464
Il volume “PITHECUSAN WORKSHOPS”. Il quartiere artigianale di Santa Restituta di Lacco Ameno (Ischia) e i suoi reperti rappresenta il risultato di molti anni di ricerche archeologiche e archeometriche condotte dall’Autrice, inizialmente nell’ambito della Habilitation presso la Freie Universität di Berlino, grazie a un finanziamento della Thyssen Stiftung di Bonn e, in seguito, grazie al progetto FIRB dal titolo: “IMMENSA AEQUORA. Ricostruire i commerci nel Mediterraneo in epoca ellenistica e romana attraverso nuovi approcci scientifici e tecnologici” (www.immensaaequora.org) Oggetto dell’indagine è il quartiere artigianale sito sotto la Chiesa di Santa Restituta, a Lacco Ameno di Ischia - l’antica Pithekoussai, molto nota per le fondamentali ricerche di Giorgio Buchner e David Ridgway nella necropoli di San Montano - ai piedi del Monte Vico e vicino al mare. Il contesto, di grande interesse, è stato casualmente portato alla luce negli anni ’50 del secolo scorso dal parroco della Chiesa, Don Pietro Monti; copre una superficie di oltre 1500 mq ed era costituito da più fornaci, di cui 7 sono state individuate, insieme ad aree di lavorazione, a un essiccatoio per tegole, e a strumenti usati dai ceramisti. Grazie all’utilizzo della termoluminescenza e allo studio dei reperti, è stato possibile stabilire la reale cronologia delle fornaci, che non è circoscritta all’epoca repubblicana come si pensava tempo fa, ma che è compresa tra il periodo tardo geometrico e quello ellenistico. La fornace più antica, quella circolare, risale con tutta probabilità alle prime fasi dell’insediamento greco. Le altre, di forma rettangolare e di misure variabili, sono datate tra l’epoca arcaica e quella ellenistica. I nuovi dati e la localizzazione del kerameikos nella piazza di Santa Restituta contribuiscono ad aggiungere tasselli alla conoscenza della storia e della topografia dell’isola, nota per le sue argille. Lo studio archeologico e archeometrico (chimici - XRF - e mineralogica, microscopio polarizzatore) ha permesso di individuare e di caratterizzare le ceramiche prodotte localmente, che sono poi le stesse che si trovano nelle tombe della Necropoli di San Montano e in altri contesti di Pithekoussai. L’importanza dell’area artigianale di Santa Restituta si intuisce per l’abbondanza e la varietà delle classi ceramiche prodotte per un lungo periodo di tempo: ceramiche fini, comuni e laterizi dipinti nel periodo della colonizzazione e in quello arcaico; nel periodo ellenistico, anfore greco italiche bollate in greco, per il contenimento e per il commercio del vino locale, ceramiche fini, matrici, louteria, bracieri e coroplastica, pesi da telaio. L’incrocio di dati diversi - tipologici, archeometrici ed epigrafici - ha permesso di ottenere nuove e importanti informazioni sull’organizzazione della produzione della ceramica a Ischia ma anche sull’economia dell’isola e del Golfo di Napoli nel corso dei secoli. Vino, metalli, allume e ceramica sono stati al centro delle attività produttive di questa interessantissima isola, meta della colonizzazione greca e per molti secoli al centro di correnti commerciali di primo piano.
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