Acque, terre e spazi dei mercanti - Istituzioni, gerarchie, conflitti e pratiche dello scambio dall'età antica alla modernità

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A cura di: C. Zaccaria, D. Andreozzi, L. Panariti
Casa editrice: Editreg
Anno edizione: 2009
Isbn: 978-88-88018-89-8
Materie: Storia
Formato: 15x21
Pagine: 336

Nel Mediterraneo, almeno tra l'antichità e l'avvento della navigazione a vapore, la linea di demarcazione che divideva le acque dalle terre non era né netta, né continua, né stabile, né, tanto meno, riassumibile nel tranquillizzante contorno della costa. Si presentava, invece, come una fascia di profondità variabili e sovente notevoli, mobile, discontinua e frastagliata. Analogamente, le funzioni portuali non apparivano localizzate esclusivamente nei grandi centri portuali, ma si diffondevano all'interno di quelle fasce mutevoli e scarsamente definite. Inoltre, pure i modi e gli effetti di tale diffusione erano variabili nel tempo e a loro volta sfumati. Anche all'interno dei porti stessi il confronto tra le aree proprie dei commerci e quelle cui erano assegnate le altre funzioni sociali, economiche e 'civiche' era continuo e i suoi risultati erano complessi e cangianti. Le pratiche dei mercanti, in continua interazione con i poteri che gravitavano su tali aree e con le opportunità fornite dalle rotte delle merci e dagli andamenti dell'economia, modellavano e organizzavano tali spazi, ne stabilivano e spostavano i confini e ne modificavano gerarchie e funzioni, creando e mutando culture, norme e rappresentazioni simboliche. Questo in un processo tutt'altro che statico e spesso conflittuale.

Sommario:

D. Andreozzi, L. Panariti, C. Zaccaria, Introduzione; B. Salvemini, Spazi del mercato, spazi della città: gerarchie sociali ed istituzioni a Marsiglia fra la Fronda e la Rivoluzione; A. Bartolomei, Le port et la cote: les usages différenciés des espaces portuaires de Cadix à la fin du XVIIIe siècle; C. Gatti, "Liberamente habitare". Spazi degli ebrei, spazi dei mercanti e spazi dei cittadini nella Trieste del '700; M. Moroni, Reti commerciali e spazi costieri: il caso di Ancona tra XVII e XVIII secolo; D. Andreozzi, "Qual generatione di fiera si pensi introdurre". Spazi dei commerci e pratiche dei mercanti a Trieste e nel Litorale autriaco nei primi decenni del Settecento; S. Pappalardo, Ambizione politica, commercio e diplomazia alla fine del XVI secolo: Carlo Cicala; M. Montacutelli, Navigando in un mare senza stelle. A proposito della Nautica mediterranea di Bartolomeo Romano e dei suoi 'debiti'; C. Papageorgiadou-Banis, Roman trading and traders across the Ionian and Adriatic Sea. The evidence from settlements and coins; C. Zaccaria, "Multa peregratus ego terraque marique". Lo spazio dilatato del mercante romano tra acque e terre visto dall'osservatorio di Aquileia; E. Demo, Dalla Terraferma al Mediterraneo. Traffici, vie d'acqua e porti dell'Italia centro-meridionale nelle strategie dei mercanti delle città del dominio veneziano (secc. XV-XVII); D. Degrassi, Lo spazio alto-adriatico nel medioevo e gli scambi tra mondo mediterraneo e mondo centro europeo (XII-XV secolo); A. Mozzato, Scelte produttive e commerciali dei drappieri di Venezia in area adriatica e levantina fra Tre e Quattrocento.