Autore: Eleonora Pappalardo
Anno edizione: 2024
Isbn: 978-88-5491-554-1
Materie: Archeologia
Formato: 15x21 cm
Pagine: 228
Branca del più vasto turismo culturale, il turismo archeologico si definisce per la natura dell’offerta: siti, monumenti, musei o aree di interesse archeologico. Proprio la specificità della risorsa attorno alla quale si costruisce e si progetta l’itinerario necessita di una serie di accorgimenti che abbiano il duplice fine di rispettare e salvaguardare il bene oggetto della visita e, al contempo, di garantire un’esperienza gratificante e memorabile. I “provider" del turismo archeologico devono dunque prevedere il concorso di competenze diverse tanto nella fase di pianificazione quanto in quella di proposta al pubblico, poiché il turista che desidera viaggiare “nel tempo" non concepisce la visita di un sito come un mero momento di apprendimento, ma come un’esperienza in cui essere parte attiva, partecipando alla creazione di nuovi significati.
Nel definire i possibili modelli fruizione per questa branca del turismo entrano in gioco categorie pertinenti alle scienze sociali, alla psicologia e, in certi casi, alle neuroscienze poiché il vero turismo archeologico è quello che dal “visiting archaeological heritage” conduce al “performing archaeological heritage", coinvolgendo il visitatore nella narrazione prodotta e nel processo di rinegoziazione identitaria.
Nella disamina sul turismo archeologico, dunque, si fa ricorso a molteplici ambiti di ricerca, spesso distanti tra loro, poiché la diade turismo/cultura-archeologia non è sempre di facile risoluzione, essendo il turismo un processo essenzialmente economico, la cultura (archeologia) un fenomeno umano, il cui valore non è economicamente quantificabile o concepibile in termini guadagno.
Procedere all’allineamento di questi due concetti non è facile, ma si pone come necessario per non privare il territorio e le comunità che esso ospita del potenziale che la conoscenza del nostro passato può avere in termini di sviluppo sociale e culturale, da un lato, economico dall’altro.
Sommario:
Prefazione
Introduzione
Capitolo 1 Cos’è il turismo archeologico
1.1 Oida: so perché ho visto. Dal viaggio al turismo
1.2 Prima del turismo
1.3 Turismo archeologico e turismo culturale
1.3.1 Archeologia, cultura e beni culturali
1.4 Definizione e concettualizzazione del turismo archeologico. La specificità del turismo archeologico rispetto al turismo culturale
1.4.1 Una “curiosità retrograda”
1.5 Verso la definizione del target
1.6 Archeologia e nuovi turismi
Capitolo 2 Patrimonio culturale e comunità: archeologia e “bene comune”
2.1 Patrimonio e impegno
2.2 Percezione del patrimonio culturale
2.2.1 Dopo il Covid-19
2.2.2. I rischi
2.2.3 Le soluzioni
2.3 A chi appartiene la narrazione del patrimonio?
2.3.1 “Comunione” del patrimonio
2.3.2 Formazioni del senso del patrimonio. Casi-studio dal mondo
2.4 Verso una definizione
2.5 Approccio positivista e costruttivista all’interpretazione dei beni culturali
2.6 Turismo e beni culturali/archeologici
2.6.1 Prima e dopo il Covid-1964
Capitolo 3 Modelli di fruizione
3.1 Alla base del turismo esperienziale
3.1.1 dal Visiting Heritage al Performing Heritage
3.2 Turismo archeologico e creatività
3.2.1 Archeologia Intangibile
3.2.2 L’approccio Creativo
3.2.3 Dalla creatività al turismo co-creativo
3.3 L’archeologia delle sensazioni e l’archeologia turistica
3.3.1 L’era digitale
3.3.2 Autenticità e realtà nella fruizione immersiva
3.4 La teoria dell’Embodiment
3.4.1 “Embodiment” e Turismo
3.4.2 “Embodiment” e turismo archeologico-culturale
Capitolo 4 Il Prodotto “Archeologia”
4.1 Il turismo come processo economico e il bene archeologico come offerta
4.2 Quanto vale la cultura?
4.2.1 Heritage Item e Heritage Asset
4.3 Il Piano Strategico Italia
4.3.1 Pilastri e Ambiti del PST Italia
4.4 L’offerta “Italia”
4.5 Il territorio/risorsa che genera valore
4.5.1 Il V.R.I.O. framework e il turismo archeologico
4.6 Come si misura il turismo archeologico?
4.7 Turismo e Agenda 2030
4.8 Gli operatori
Conclusioni
Ringraziamenti
Bibliografia