Antiche macerie, ma pur sempre nuove per spiriti moderni. Metamorfosi e valorizzazione dell'antico nel panorama architettonico della Roma comunale (XIII-XIV secolo)

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Tasse incluse / Taxes included

Autore: Francesca Lembo Fazio
Anno edizione: 2022
Isbn: 978-88-5491-308-0
Materie: Archeologia; Storia
Formato: 21,5x28
Pagine: 140


Nel corso della storia umana, il ravvisare in un resto antico l’identità e la memoria collettiva di una comunità ha portato alla compresenza di atteggiamenti di attenzione e momenti distruttivi nei confronti della materia. Eppure, in questo processo altalenante, risultano più evidenti dei momenti nodali nei quali l’esigenza di conservazione di specifici resti e architetture è espressione di una lenta elaborazione, filosofica e socio-economica.
Nella specifica condizione politica e sociale della Roma del XIII e XIV secolo, la presenza pervasiva di resti antichi assume significati differenti nei numerosi contesti di riuso ed embrionale protezione, dalla simbolica appropriazione e rielaborazione del passato a problematiche di tipo economico e di realizzazione tecnica di alcuni specifici elementi costruttivi.
Lo studio diretto degli edifici medievali e l’interpretazione di documenti editi, provenienti sia da raccolte notarili sia da tabularia di enti religiosi, ripercorre il processo di selezione e reimpiego dell’antico, cercando di tratteggiare le motivazioni che hanno determinato il riuso, la conservazione o la distruzione del costruito antico.

 

Sommario:

Ringraziamenti

Presentazione

Premessa 

Alcune osservazioni sulla dimensione temporale e sulle pratiche costruttive

1. Brevi considerazioni sulle teorie temporali tra Età Antica e Medioevo 

2. Percezione temporale nelle manifestazioni artistiche bassomedievali e nella pianificazione della costruzione 

Translatio e reimpiego come riscoperta di identità 

Le architetture della Roma tardomedievale e l’antico

Roma e l’antiquitas

1. Antiquitas, Vetustas e Auctoritas

2. Il recupero dei modelli antichi nella produzione di cantiere

3. La rielaborazione delle antichità nelle descrizioni bassomedievali: mirabilia e notabilia

4. Il rinnovato interesse della cultura pre-umanista nei confronti dell’antico

La bellezza dell’antico nelle descrizioni degli itinerari cittadini

1. La descrizione delle antichità negli itinerari cittadini fino al XIII secolo 

2. L’approccio pre-umanistico delle descrizioni di XIII e XIV secolo: Giovanni Dondi e Petrarca

Memorie dell’antico nel tessuto abitativo

1. Sviluppo dell’abitato tra XI e XV secolo 

2. Principali itinerari e diversificazione dell’utenza 

3. Rinnovare l’antico splendore di Roma. L’esempio della Casa dei Crescenzi

4. Esempi di reimpiego nell’architettura civile del XIII e XIV

5. Modalit. di reimpiego e disposizione nel tessuto cittadino

6. Intenzioni di rewriting e «ambito semiotico chiuso» della città di Roma 

7. Portici e viae tectae

L’antico come legittimazione del potere: i poli pubblici del Laterano e del Campidoglio

Il culto delle epigrafi: il caso dell’esposizione della Lex de Imperio Vespasiani

Reimpieghi nei grandi complessi baronali

1. Insediamenti residenziali e fortificati di inizio XIII secolo

1.1. Colosseo

1.2. Fortificazioni lungo l’asse della Via Sacra

1.3. Possedimenti nelle aree di Palatino e Arco di Giano

1.4. Criteri di realizzazione delle strutture

2. Insediamenti baronali tra XIII e XIV secolo

2.1 Possedimenti Savelli sull’Aventino

2.2. Possedimenti della famiglia Orsini

2.3. Possedimenti Caetani a Capodibove 

3. Memorie dell’antico nelle torri urbane

3.1. La Torre delle Milizie

3.2. La Torre dei Conti

3.3. Le torri urbane: uso e valori

Modalità di insediamento e di riuso: un approccio programmatico?

Valore d’uso e valore sociale dell’antico a Roma

La reliquia laica: spolia nella prospettiva dell’oggetto semioforo

1. Alcuni caratteri della reliquia nel contesto cristiano 

2. Il resto antico come reliquia laica

Alcune considerazioni sul valore dell’antico nella documentazione comunale romana

1. L’antico negli statuti corporativi e nelle prescrizioni dei Magistri Aedificiorum Urbis 

2. Stimare il “valore” dell’antico

3. Brevi cenni sul valore d’acquisto dei denari provisini con riferimento al materiale antico 

Importanza del materiale antico sulla base dell’esposizione pubblica, della provenienza e dell’autenticità

Riferimenti allo stato di conservazione e alla possibilità di riuso

Riferimenti alle qualità del materiale

Riferimenti alla lavorazione del materiale antico

Riferimenti alla domanda di mercato di materiali antichi

1. Accordi di locazione con formule di spartizione e stima di materiale antico

2. Un anomalo contratto del Monastero di Santa Prassede

3. Considerazioni sulle clausole relative a rinvenimenti di materiali antichi

4. Quale “valore” assume l’antico?

Considerazioni sull’individuazione dei luoghi di spoliazione

1. Localizzazione delle aree indicate nei documenti 

2. Bene pubblico o res nullius?

La metamorfosi delle rovine.

Bibliografia