Autore: Libero d'Orsi
A cura di: A. Carosella
Anno edizione: 1997
Isbn: 88-7140-104-2
Materie: Archeologia
Formato: 20x26
Pagine: 522
Dell’esplorazione sotterranea del sito di Stabiae condotta nel sec. XVIII rimanevano soltanto la documentazione scritta delle note redatte dagli ingegneri borbonici e raccolta poi, nel 1881, da M. Ruggiero (Degli scavi di Stabia dal MDCCXLIX al MDCCLXXXII, Napoli) e la testimonianza dei pregevoli reperti esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Nel 1950 Libero d’Orsi, preside della scuola media locale, mettendo a profitto le indicazioni contenute nell’opera del Ruggiero, dette inizio allo scavo con encomiabile ma rischiosa audacia. L’iniziativa personale si scontrò con le diffidenze e l’incredulità dell’archeologia ufficiale; ma il successo che arrise all’impresa con l’evidenza delle interessanti scoperte fece cadere ogni riserva e impose all’attenzione del mondo della cultura una «novità» archeologica di straordinaria importanza. Di quello scavo, durato con alterne vicende circa vent’anni e poi sospeso (ma non esaurito), si pubblica adesso il diario compilato dallo stesso d’Orsi e da lui lasciato manoscritto in otto quaderni. Il curatore Antonio Carosella è intervenuto prevalentemente sulla forma linguistica e su altri aspetti estrinseci del testo manoscritto, lasciandone inalterato il sostanziale valore di prezioso documento, con il preciso scopo di colmare una lacuna dell’informazione storica durata fin troppo a lungo.
Sommario:
Presentazione
Prefazione
Introduzione
Quaderno n. 1
Quaderno n. 2
Quaderno n. 3
Quaderno n. 4
Quaderno n. 5
Quaderno n. 6
Quaderno n. 7
Quaderno n. 8
Appendice
Piante delle zone di scavo
Nota bibliografica
Elenco degli anni
Indice dei nomi
Elenco delle didascalie.