Autore: Filippo Coarelli
Anno edizione: 2014
Isbn: 978-88-7140-547-6
Materie: Archeologia; Topografia antica
Formato: 15x23
Pagine: 440
Recensione di Histara - Les comptes rendus (leggi recensione)
Nella conformazione urbana dei “Sette colli” il Quirinale e il Viminale rappresentano, già dal nome, un’eccezione: sono cioè gli unici denominati colles e non montes come gli altri. Questa disparità di carattere linguistico (collis indica forse un rilievo in forma di promontorio, mons un rilievo isolato) si riscontra anche a livello mitistorico, nel tradizionale collegamento di essi con la comunità sabina. Di questo carattere singolare permangono tracce fino alla scelta degli imperatori Flavi, di origine sabina, di scegliere quest’area come sede delle loro abitazioni e del tempio-mausoleo che ospitava le loro ceneri, il templum gentis Flaviae. Questo volume affronta per la prima volta in dettaglio lo studio sistematico di questo settore fondamentale della città, utilizzando l’intera documentazione disponibile (testi letterari, iscrizioni, monumenti) e fornendo un quadro sempre affidabile e spesso interamente rinnovato della sua topografia e della sua vicenda storica.
Sommario
Introduzione
I Il Quadro generale
1 I sacraria degli Argei e la più antica topografia del Quirinale
2 I Cataloghi Regionari
3 La situazione topografica del Quirinale
4 Le mura
5 Il sistema viario
II I Culti
1 Quirinus
2 Sol Indiges
3 Mamurius
4 Iuppiter Latiaris (Auguraculum)
5 Semo Sancus-Dius Fidius
6 Flora e Capitolium Vetus
7 Febris
8 Verminus
9 Honos
10 Fortuna Euelpis
11 Pudicitia Plebeia
12 Iuppiter Victor
13 Salus
14 Tres Fortunae
15 Venus Erucina
16 Favor
17 Diana Planciana
18 Templum gentis Flaviae
19 Serapis
III Le domus del Quirinale
1 Le "vigne" del XVI secolo e la topografia del colle
2 Le domus
IV Il Viminale
1 Il quadro generale
2 I culti
3 Gli scavi: il Ministero degli Interni e le altre scoperte archeologiche
4 La forma urbis marmorea
5 L'area Candidi
6 Le altre domus del Viminale
Bibliografia
Indice delle figure
Indice analitico
Recensione in The Journal of Roman Studies, 106, 2016 (leggi la recensione)