A cura di: Elisa Debenedetti
Anno edizione: 2015
Collana: Studi sul Settecento Romano, 31
Isbn: 978-88-7140-659-6;
issn 1124-3910
Materie: Storia dell'Arte
Formato: 17x24
Pagine: 372
"La varietà e rilevanza degli esiti raggiunti con questo volume, che traggono spunto dalle raccolte custodite in BiASA -certo la più bella e negli anni travagliata Biblioteca di Roma-, ci induce a fare il punto sulla situazione... I saggi qui ospitati spaziano dalle dimore romane, come Palazzo Nuñez la cui storia architettonica e decorativa si protrae dal 1660 agli inizi del nuovo secolo, al Palazzo Vescovile di Ferrara assegnato dal Cardinale Ruffo a Tommaso Mattei alla fine degli anni Venti del XVIII secolo. Vengono altresì proposte importanti fabbriche del tardobarocco emiliano...
Tre contributi dedicati a Felice Giani attestano poi quanto, in maniera diversa, quest'ultimo fosse sensibile alle suggestioni che gli provenivano dal contesto culturale contemporaneo e quanto abbia inciso su di lui la diffusione di itinerari e stampe relative alla città di Roma.
Veri e propri studi monografici possono considerarsi invece quelli su Giuseppe Cunego e Pietro Camuccini... mentre le Vedute di Francesco Pannini, alternate con quelle di Franz Kesiserman e Louis Ducros, testimoniano il particolare interesse del Lanciani per questo genere..." (dall'Editoriale)
Sommario:
Editoriale, Elisa Debenedetti.
Su alcuni disegni bolognesi di architettura del Sei-Settecento, Deanna Lenzi.
Il Palazzo Nuñez e i suoi proprietari, Roberto Valeriani.
Dal Manoscritto 19A presso la BiASA: notizie e due disegni del nuovo Palazzo arcivescovile di Ferrara, Dimitri Ticconi.
Sulla contrastata fortuna del primo Piranesi. Louis-Joseph Le Lorrain, Gabriel-Martin Dumont e tre apparati effimeri riesaminati (Roma, 1744-1746), Aloisio Antinori.
Le Vedute di Roma di Francesco Pannini nelle cartelle della collezione Lanciani, Maria Celeste Cola.
Un Taccuino di disegni di Giuseppe Cunego (Verona c. 1754-Roma post 1824): paesaggi dalla campagna romana del frate incisore, Ilaria Pascale.
Giani e i disegni dal Sepolcro dei Nasoni nel manoscritto Lanciani 34 bis, Erminia Gentile Ortona.
Alcuni disegni di Felice Giani: tra vedutismo settecentesco e suggestioni romantiche, Sabina Carbonara Pompei.
Per essere novi nelle produzioni delle belle arti bisogna studiare sempre li primi bravi maestri. Il manoscritto 81 di Felice Giani nella Collezione Lanciani, Elania Pieragostini.
I Taccuini di Giovan Battista Cipriani, Elisa Debenedetti.
I disegni e dipinti di Giuseppe Angelelli relativi alla Spedizione franco-toscana in Egitto (1828-1829) nella Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte - Roma, Marilina Betrò.
I disegni Lanciani di Pietro Camuccini. Appunti su un artista, mercante e collezionista tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, Pier Ludovico Puddu.
Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna (1807-1881) incisore e archeologo romano, Pier Paolo Racioppi.
I disegni di “antichità” di Carlo Ruspi (1786-1863) nel manoscritto 80 del Fondo Lanciani, Beatrice Cirulli.
Due progetti decorativi di Romolo Liverani per Faenza, Francesca Lui.
Ornati fiorentini d’inizio Ottocento. I disegni di Vincenzo Marinelli “peritissimo” stuccatore, Cristiano Giometti.
Sommari, a cura di Lisa Vassay.