Le parole degli sconfitti. Ebrei e Romani nella Guerra Giudaica di Flavio Giuseppe

Prezzo di listino / Regular price €31,00

Tasse incluse / Taxes included

Autore: Maurizio Ravallese
Anno edizione: 2023
Collana: Quaderni di Seminari Romani di cultura greca, 33
Isbn: 978-88-5491-348-6
Materie: Storie e letteratura
Formato: 17x24
Pagine: 480

Il castigo di Dio e la distruzione del Tempio. L’impero di Roma e la salvaguardia del Giudaismo. Profezia, auto-apologia, ricerca di esemplarità e odio anti-rivoluzionario. Questi i temi e le strategie retoriche che Flavio Giuseppe ha fuso nella sua Guerra Giudaica. Tutto per serbare memoria della più lacerante sconfitta della storia ebraica, scaricandone la responsabilità sui rivoltosi. Ma, nel costruire il suo castello accusatorio contro i ribelli, in che modo Giuseppe ha collegato il modello tucidideo alle tradizioni letterarie veterotestamentarie? Come e perché ha composto i discorsi dei suoi personaggi? E in cosa differisce la sua ricerca di verità da quella dei suoi contemporanei greco-latini e della moderna scienza storica? Di certo, questo liberto dell’Imperatore Vespasiano ha scritto da uomo del suo tempo. E non c’è dubbio che sia stato molte cose: sacerdote di origini asmonee, eroico generale di truppe ribelli e poi profeta di destini imperiali; autore prolifico non ostile ai regnanti e profondo conoscitore della Bibbia. Per qualcuno è stato un traditore: lui preferiva definirsi un servo di Dio. Come in un gioco di specchi, il suo volto si conforma alla prospettiva di chi guarda.


Recensione di Periodicum Augustinianum (leggi recensione)


Sommario:

Introduzione

Premessa metodologica. Perché Flavio Giuseppe non è un nostro collega

I. Ivan Jablonka e l’onestà dello storico moderno

II. La moderna traversée des frontières

Parte prima. Ἰσχύς militare e πρόνοια divina: i due registri della Guerra Giudaica

1. 1 Tra Palestina e Roma: educazione in quattro sette (44-55)

1. 1. 1 Il deserto

1. 1. 2 I Sicarî

1. 1. 3 Figli della luce

1. 1. 4 Il compromesso farisaico e la lingua della venticinquesima ora

1. 1. 5 «Partecipare alla letteratura greca»

1. 1. 6 A Roma: il silenzio e il tumulto

1. 2 La centralità della sconfitta: Polibio modello di Giuseppe

1. 2. 1 L’excursus militare e il pubblico del BJ

1. 2. 2 Come vincere perdendo: il VI libro di Polibio

1. 2. 3 Il cerchio senza tempo

1. 3 Il paradigma della disciplina militare romana

1. 3. 1 Spaventare, reagire, vincere: la disciplina militare e la conquista

1. 3. 2 La disciplina interna all’esercito e i doveri del padre

1. 3. 3 Il mito della disciplina di sistema

1. 3. 4 Fra idealizzazione e critica: la disciplina militare romana nel BJ

1. 3. 5 Sabino o del sacrificio di un ausiliare

1. 3. 6 Fra Sparta e Atene: l’esercito perfetto

1. 3. 7 «L’unico corpo» romano e il folle impeto giudaico

1. 3. 8 Ordine romano ed empietà giudaica

1. 3. 9 Il fallimento della disciplina: la tragedia del Tempio

1. 4 Perdere sempre e perdere con metodo

1. 4. 1 L’arte della sconfitta

1. 4. 2 Svalutare il nemico

1. 4. 3 Mai in acie, mai in blocco: come affrontare Roma

1. 4. 4 I fuorilegge

1. 4. 5 Perché credere a Giuseppe

1. 4. 6 Guerra civile e impianto monografico

1. 4. 7 La «causa più vera» della sconfitta ebraica

1. 4. 8 Fra empietà e paradigma tucidideo

1. 4. 9 Στάσις e παράστηµα

1. 4. 10 Condannati a vincere

1. 4. 11 Condannati a perdere

1. 5 La guerra “più grande” e i passaggi di publica arma

1. 5. 1 Eserciti provinciali e κίνησις µεγίστη

1. 5. 2 La città divisa e la madre divoratrice

1. 5. 3 La perdita più grande

1. 5. 4 «Il denaro è il nerbo della guerra civile»

1. 5. 5 Il potere del donativo nel I secolo a.C.

1. 6 Le armi e la conquista delle élites: l’espansione romana secondo il BJ

1. 6. 1 Giuseppe non è Erodoto: centro e periferia dell’Impero nel BJ

1. 6. 2 I Romani, unici dominatori del mondo?

1. 6. 3 La teoresi dell’excursus: l’Impero previsto, inevitabile e necessario

1. 6. 4 L’integrazione delle élites e il fallimento della Giudea

1. 6. 5 Le mani pure e le intenzioni malvagie: banditismo e potere romano in Giudea (44-66)

1. 6. 6 Lo scoppio della guerra e il governo rivoluzionario

1. 6. 7 Roma non è il paradiso

1. 6. 8 La legge dell’imperialismo e la salvezza

1. 7 Impero della virtù e impero di Dio

1. 7. 1 La virtù militare e l’espansione del mondo romano

1. 7. 2 L’Impero è un castigo divino

1. 7. 3 Dio, la Sorte e la labilità del potere

1. 7. 4 Cuius rex eius sors

1. 7. 5 Resistere all’impero di Dio

1. 7. 6 Giuseppe, profeta di segni e storico

1. 7. 7 Dio ha misurato il tuo regno

1. 8 Prime conclusioni

Parte seconda. L’ebreo che attraversò la frontiera: Il profeta Giuseppe e la storiografia greco-latina

2. 1 Il pianto e la montagna

2. 1. 1 L’autorità dell’io narrante e l’esemplarità dell’io narrato

2. 1. 2 La nobiltà etica del vinto e del vincitore

2. 1. 3 La solitudine dell’eroe e dello scrittore Giuseppe

2. 2 La pianura del compromesso

2. 2. 1 Momigliano, Vidal-Naquet e l’irreligioso Giuseppe

2. 2. 2 La Guerra: un transfert culturale?

2. 3 Il versante greco: distanza, autorevolezza e ricerca di esemplarità dello storico classico

2. 3. 1 L’espansione cognitiva di Erodoto

2. 3. 2 Tucidide e il passato che non è poi così grande

2. 3. 3 Il possesso perenne, Plutarco e la funzione paradigmatica

2. 3. 4 La frontiera dello storico antico e le leges historiae

2. 3. 5 Alterità, retorica e verità

2. 3. 6 No more walls

2. 4 Ἀλήθεια e ἀκρίβεια nella Guerra Giudaica

2. 4. 1 L’ultimo insegnamento: Dio vede e punisce

2. 4. 2 ʼEmeth

2. 4. 3 ἀλήθεια, ἀκρίβεια, εὐδαιµονία: la verità paradigmatica

2. 2. 4 Il proemio del BJ: la verità dell’autopsia e la rivendicazione di imparzialità

2. 4. 5 «Io ho visto, io ho patito»: il νόµος τῆς ἱστορίας e la verità del dolore

2. 5 Il versante ebraico: la verità del tradimento e del compianto

2. 5. 1 La teoria polibiana sul tradimento e la «preghiera silenziosa» di Giuseppe

2. 5. 2 Il Contro Apione e la totalità del progetto storiografico di Giuseppe

2. 6 Conclusioni della parte seconda

Parte terza. Le parole degli sconfitti: i discorsi del BJ

3. 1 Per una teoria dei discorsi nella Guerra Giudaica

3. 1. 1 I modelli: i discorsi in Tucidide e in Polibio

3. 1. 2 Il programma e la distribuzione dei discorsi nel BJ

3. 1. 3 Dolore e selezione: il diritto di parola basato sui πάθη

3. 1. 4 Il fallimento della ragione e il principio di convenienza

3. 1. 5 Il prima e il dopo: formule di presentazione e di transizione

3. 1. 6 Strategie probatorie

3. 2 Armi e parole: i discorsi militari nel BJ

3. 3 La guerra senza il re: il discorso di Agrippa II

3. 4 La morte può attendere: il discorso di Giuseppe a Iotapata

3. 5 L’offerta di resa e il sermone: i discorsi di Giuseppe a Gerusalemme

3. 6 Gli altri discorsi della Guerra Giudaica

3. 6. 1 Anano e lo spirito di casta

3. 6. 2 La libertà e il nemico alle porte: il discorso di Gesù figlio di Gamaliele

3. 7 Due discorsi di morte: le ῥήσεις di Eleazar a Masada

3. 8 Conclusioni della parte terza

Tavola sinottica: i discorsi in Tucidide, Polibio e Giuseppe

Abbreviazioni delle riviste e dei periodici

Bibliografia

Cartine

 

Leggi la recensione su TALIA DIXIT 18 (2023) 143-149