Autore: Carlo De Mitri
Anno edizione: 2023
Collana: Cronache - Monografie
Isbn: 978-88-5491-402-5; e-Isbn: 978-88-5491-390-5
Materie: Archeologia
Formato: 20,5x27,7
Pagine: 258
«Il presente lavoro di Carlo De Mitri ben si inserisce in una tendenza degli studi antichi, caratterizzata, dalle reti socio-economiche e dalla macro sala. Questa tendenza dimostra che la globalizzazione no è solo un fenomeno moderno, ma che risale già all'antichità. Il Mediterraneo antico era un mondo connesso, come sottolineato da Braudel, Horden e Purcell, tra gli altri. Tale definizione è valida per il periodo greco, quando una koinè si manifesta in tutto il Mediterraneo nella cultura materiale, indotta da intense interazioni e scambi. [...] Il Mediterraneo nell'antichità è un Connected World avant la lettre, De Mitri studia questa connettività per la fase tardo-antica e per l'area del Canale di Otranto. Lo fa con un'analisi profonda e accurata della cultura materiale e della sua distribuzione. La sua conclusione è che il Canale d'Otranto possa essere inteso come un crocevia tra l'Adriatico e lo Ionio, un'area di transito per conoscenze, riti, tradizioni, saperi ed abilità.» (dalla Premessa di Gert-Jan Burgers)
Sommario:
Premessa (Gert-Jan Burgers)
Introduzione
Note metodologiche
A. Il geo-database
B. La Network Analysis
1. Il canale d’Otranto nella tarda età ellenistica: network geografici
1.1. Una definizione geografica
1.2. Il quadro geo-politico
1.3. Network marittimi e terrestri
1.4. Nota conclusiva
2. Casi studio: scavi e ricerche nella Penisola Salentina ed in Albania
2.1. Muro Tenente
2.1.1. Contesti e assemblaggi
2.1.1a. Area dell’altare
2.1.1b. L’edificio di culto
2.1.1c. Il tempietto su podio
2.1.2. Classi ceramiche: fasi e periodizzazione
2.2. Castro - località Capanne
2.2.1a. Contenitori da trasporto
2.2.1b. Ceramica d’uso comune
2.2.1c. Ceramica fine da mensa
2.2.1d. Ceramica da illuminazione, unguentari e ceramica miniaturistica
2.2.2. I dati ceramologici
2.3. Orikos
2.3.1a. Area 1: Terrazza Sud
2.3.1b. Area 2 e 8: Acropoli
2.3.1c. Area 3: Porta Nord
2.3.1d. Area 4: Mura Sud
2.3.1e. Area 5: Teatro o edificio polifunzionale
2.3.1f. Altre aree
2.3.2. Classi ceramiche: fasi e periodizzazione
2.4. Amantia
2.4.1. Tomba 27
2.4.2. Tomba 28
2.4.3. Tomba 29
2.4.4. I dati ceramologici
2.5. Nota conclusiva
3. Relitti nel Mediterraneo tardo-ellenistica: indizi per la ricostruzione di rotte e flussi commerciali
3.1. Il commercio in età ellenistica
3.2. I relitti tardoellenistici: casi studio
3.3. Networks e relitti
3.4. Il bacino ionio-adriatico
3.5. Nota conclusiva
4. Analisi sulla distribuzione della cultura materiale nel Canale d’Otranto tra Adriatico centro-settentrionale e Mediterraneo egeo-orientale: oggetti selezionati
4.1. Contenitori da trasporto
4.1a. La produzione calabro-salentina
4.1b. I contenitori da trasporto d’importazione
4.2. Ceramica a vernice nera
4.2a. Net-pattern cup
4.2b. Coppa mastoide a spirale
4.2c. Coppa mastoide sovraddipinta
4.2d. Coppa con piedi configurati applicati
4.2e. Coppa a medaglioni
4.2f. Phiale a rilievo
4.2g. Thorn Kantharos
4.3. Ceramiche a vernice grigia e rossa
4.3a. Grey Ware e “Black-slipped predecessor (BSP) of ESA”
4.3b. Colour Coated Ware e Sigillate
4.4. Ceramica ellenistica a rilievo
4.4.1. I luoghi di produzione
4.4.2. Il repertorio morfologico
4.4.3. Produzione e circolazione nel bacino ionico-adriatico
4.5. Vasi plastici o Magenta Ware
4.6. Ceramica a rilievo applicato
4.7. Lagynos Ware
4.8. Braciere
4.9. Sombrero de copa
4.10. Altri materiali
4.10.1. Corone funerarie
4.10.2. Vasellame vitreo
4.11. Nota conclusiva
5. Coast to coast: networks sociali ed economici tra le due sponde del bacino ionico-adriatico
5.1. L’Adriatico centro-meridionale
5.2. L’Adriatico meridionale ed il Canale d’Otranto
5.3. Nota conclusiva
6. Rotte, merci e persone
6.1. Rapporti di prossimità
6.2. Oggetti in movimento: networks e rotte
6.3. La via cretese
Conclusioni Summary
Bibliografia
Indice analitico