A cura di: Francesca Ghedini, Michele Bueno, Marta Novello, Federica Rinaldi
Casa editrice: Padova University Press
Anno edizione: 2017
Collana: Antenor Quaderni, 37
Isbn: 978-88-6938-071-6
Materie: Archeologia
Formato: 21x29,7
Pagine: 860
2 volumi indivisibili
Ai mosaici di Aquileia sono dedicati i due volumi, uno di testi e planimetrie, uno di tavole e disegni, che costituiscono l’esito di quasi quindici anni di studi, ricerche, rico gnizioni ‘archivistiche’, condotti sul sito di Aquileia e sul suo straordinario patrimonio musivo; in esso sono raccolte tutte le evidenze pavimentali (in tutto 780) che la città ha restituito dagli anni della sua fondazione nel 181 a.C. no alla progressiva decadenza tra il V e il VI sec. d.C.
L’impostazione riprende quella dei corpora pubblicati nella stessa collana e dedicati ai contesti regionali del Veneto (Rinaldi 2007) e della Toscana (Bueno 2011) con alcu ne novità che riguardano l’ampio spazio conferito ai contesti di riferimento (in tutto 152), di cui è fornita, ove possibile, la pianta con indicazione dell’ambiente di prove nienza del mosaico.
La ricerca ha comportato anche l’indagine autoptica di tutti i rivestimenti ancora vi sibili, a cui si è a ancata una ricognizione a tappeto di tutto l’archivio fotogra co del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia che si è tradotta nella selezione di 700 immagini, organizzate in 141 tavole comprese all’interno del secondo volume. Completano l’opera alcuni brevi saggi di sintesi sulla cultura musiva aquileiese.
Ci auguriamo che questo lavoro possa diventare uno strumento di tutela e valorizza zione, di un patrimonio fragile, a volte sommerso dal muschio indistinto della vegeta zione, a volte calpestato con indi erenza.
Ai mosaici di Aquileia sono dedicati i due volumi, uno di testi e planimetrie, uno di tavole e disegni, che costituiscono l’esito di quasi quindici anni di studi, ricerche, rico gnizioni ‘archivistiche’, condotti sul sito di Aquileia e sul suo straordinario patrimonio musivo; in esso sono raccolte tutte le evidenze pavimentali (in tutto 780) che la città ha restituito dagli anni della sua fondazione nel 181 a.C. no alla progressiva decadenza tra il V e il VI sec. d.C.
L’impostazione riprende quella dei corpora pubblicati nella stessa collana e dedicati ai contesti regionali del Veneto (Rinaldi 2007) e della Toscana (Bueno 2011) con alcu ne novità che riguardano l’ampio spazio conferito ai contesti di riferimento (in tutto 152), di cui è fornita, ove possibile, la pianta con indicazione dell’ambiente di prove nienza del mosaico.
La ricerca ha comportato anche l’indagine autoptica di tutti i rivestimenti ancora vi sibili, a cui si è a ancata una ricognizione a tappeto di tutto l’archivio fotogra co del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia che si è tradotta nella selezione di 700 immagini, organizzate in 141 tavole comprese all’interno del secondo volume. Completano l’opera alcuni brevi saggi di sintesi sulla cultura musiva aquileiese.
Ci auguriamo che questo lavoro possa diventare uno strumento di tutela e valorizza zione, di un patrimonio fragile, a volte sommerso dal muschio indistinto della vegeta zione, a volte calpestato con indi erenza.